2. فاطمة – Fatimah bint Muhammad
Fatimah bint Muhammad
Fatimah era la quintogenita di Muhammad e Khadijah. Era nata all’epoca in cui il suo nobile padre aveva iniziato a trascorrere lunghi periodi in solitudine tra le montagne circostanti Mecca, per meditare e riflettere sui grandi misteri della creazione.
Era l’epoca, prima dell’inizio della rivelazione (Bi’thah}’, in cui sua sorella maggiore, Zaynab, aveva contratto matrimonio con il cugino, al-‘As ibn ar-Rabi’ah. Seguirono quindi le nozze delle sue due altre sorelle, Ruqayyah e Umm Kulthum, con i figli di Abu Lahab, uno zio paterno de! Profeta. Sia Abu Lahab che sua moglie Umm Jamil si rivelarono poi acerrimi nemici de! Profeta (pbsl) sin dal principio della sua missione pubblica.
La piccola Fatimah vide quindi le sue sorelle lasciare la casa l’una dopo l’altra per andare a vivere con i mariti. Ella era troppo giovane per comprendere il significato del matrimonio e la ragione per cui le sorelle avevano abbandonato la casa. Il suo amore per loro era profondo e si sentl triste e sola al momento de! distacco. Si dice che da allora un certo silenzio e una dolorosa tristezza s’impos sessarono di lei.
Ovviamente, anche dopo le nozze delle sorelle, non rimase sola nella casa dei genitori. A quell’epoca c’era Barakah, la serva di Aminah, la madre del Profeta, che era rimasta con lui fin dalla nascita, Zayd ibn Harithah e ‘Ali, i1 giovane figlio di Abu Talib erano parte della famiglia di Muhammad. Vi era inoltre sua madre, Khadijah.
Nella madre e in Barakah, Fatimah trovo grande sollievo e coniorto. In ‘Ali, di quattro anni maggiore di lei, trovo un “fratello” e un amico che, in un certo modo, prese il posto di suo fratello al Qasim, morto nell’infanzia. Anche l’altro fratello, Abdullah, cono sciuto come il Buono e il Puro, che era nato dopo di lei, mori in tenera eta. Nessuno dei membri della casa del padre seppe tuttavia darle quella gioia e quella spensierata felicita di cui aveva goduto con le sorelle. Era una bamhina insolitamente sensibile per la sua eta.
Fu all’eta di cinque anni che udi per la prima volta che suo padre era divenuto il Rasul Allah, i! Messaggero di Dio. Il suo primo compito era quello di trasmettere la buona novella dell’Islam alla sua famiglia e ai congiunti. Dovevano adorare solo Iddio l’Onnipdtente. La madre, un pilastro di forza e solidita, spiego a Fatimah la mis sione de! padre. Da allora il legame con il padre si fece piii stretto, cementato da un profondo amore nei suoi confronti. Lo accom pagnava spesso attraverso le anguste strade e vicoli di Mecca, nelle sue visite alla Ka’bah e sedeva al suo fianco durante i segreti con ciliaboli dei primi musulmani.
Un giorno, quando non aveva ancora compiuto dieci anni di eta, si reco con il padre alla Masjid al-Haram. Questi, giunto nel luogo noto come al-Hijr, inizio a pregare rivolto alla Ka’bah. Fatimah sedeva al suo fianco, quando un gruppo di Coreisciti, ostili al Profeta, si raduno intorno a lui. Tra essi vi era Abu Jahl ibn Hisham, lo zio del Profeta, ‘Uqbah ibn Abi Mu’ayt, Umayyah ibn Khalaf e infine Shaybah e ‘Utbah, i figli di ar-Rabi’ah. I1 gruppo avanzo minaccioso contra il Profeta (pbsl) e Abu Jahl, il capobanda, chiese: “Chi di voi puo trarre le viscere di un animale macellato e scagliarle addosso a Muhammad?” ‘Uqbah ibn Abi Mu’ayt, uno dei piu viii de! gruppo, si offri volontario e si allontano di fretta. Fatto poi ritorno con la rivoltante lordura, la getto contra le spalle del Profeta, che Allah gli conceda la pace e la benedizione, mentre era prostrato. Abdullah ibn Mas’ud, un compagno del Profeta, che tuttavia era presente, rimase orripilato e fu incapace di dire o fare alcunche.
Ci si immagini che cosa possa aver provato Fatimah nel vedere suo padre trattato in tal modo. Che cosa poteva fare, tuttavia, una bambina di neppure dieci anni in una simile situazione? Si accosto a suo padre e rimosse l’oggetto offensivo, quindi, ferma e furente, affronto i crirninali Coreisciti sferrando colpi alla cieca. Nessuno le disse una parola.
II nobile Profeta, terminata la prostrazione, sollevo il capo e completo la Salat, quindi disse: “O Signore, punisci i Coreisciti!” e ripete questa imprecazione per tre volte. “Punisci ‘Utbah, ‘Uqbah, Abu Jahl e Shaybah”. (Costoro perirono alcuni anni dopo nella battaglia di Badr).
In un’ altra occasione, Fatimah era con il Profeta (pbsl) mentre questi faceva la circuambulazione (tawfif) intorno alla Ka’bah. Una folla di Coreisciti si assembro intorno a lui, lo afferro e tento di
strangolarlo con i suoi vestiti. Fatimah comincio a implorare aiuto. Abu Bakr accorse e riusd a liberare ii Profeta. In tale frangente,
scongiuro: “Come potete uccidere un uomo che dice: «II mio Signore
e Dio»?”.
A quel punto, la folla si rivolto contra Abu Bakr e continua a percuoterlo fino ache ii capo e ii volto non furono coperti di sangue.
Queste scene di maligna opposizione e vessazione contra suo padre e i primi musulmani furono testimoniate dalla giovane Fatimah, la quale non se ne rimase quieta e in disparte ma si uni allo sforzo in difesa de! genitore e della sua nobi!e missione. Seppure ancora giovane, in luogo dei giochi, dell’allegria e della vivacita propri dei bambini della sua eta, Fatimah dovette affrontare tali prove.
Ovviamente, non era l’uhica. L’intera famiglia del Profeta (pbsl) soffri a causa delle violenze insensate dei Coreisciti infedeli, di cui anche le sue sorelle, Ruqayyah e Umm Kulthum, furono vittime. In quell’epoca si trovavano infatti nel nido stesso delle violenze e degli odi contro ii Profeta. I loro mariti erano ‘Utbah e ‘Utaybah, i figli di Abu Lahab e Umm Jamil. Quest’ultima era nota come una donna dura, dalla lingua tagliente e maligna. Fu dovuto principalmente ad essa il disappunto di Khadfjah nei confronti dei matrimoni delle figlie. Deve essere stato assai doloroso per Ruqayyah e Umm Kulthum vivere nella stessa casa di tali nemici inveterati, i quali non solo aderirono ma guidarono la campagna contra il loro padre.
A disonore di Muhammad e della sua famiglia, ‘Utbah e ‘Utaybah furono indotti dai genitori a divorziare dalle loro mogli. Cio era parte del processo di totale ostracismo nei confronti de! Profeta, il quale, tuttavia, accolse in casa le figlie con gioia, felicita e sollievo.
Non vi e dubbio che Fatimah fu assai contenta di riabbracciare
le sorelle. Loro comune desiderio era che anche la maggiore di loro, Zaynab, fosse divorziata dal marito. A tale scopo i Coreisciti esercitarono forti pressioni su Abu-! ‘As, ma questi rifiuto. Quando i capi dei Coreisciti si presentarono a Jui e gli promisero in sposa la don,-ia piu ricca e bella purche divorziasse Zaynab, questi rispose: “Provo un amore profondo e appassionato per mia moglie e ho grande stima per suo padre seppure non abbia abbracciato la religione dell’Islam”.
Sia per Ruqayyah che per Umm Kulthum fu un piacere ritornare dai loro amati genitori e liberarsi dell’insostenibile tortura mentale cui erano state soggette nella casa di Umm Jamil. Ruqayyah si risposo non molto tempo dopa con il giovane e timido ‘Uthmiln ibn ‘Affan, uno dei primi ad aver accettato !’Islam. Entrambi cercarono quindi rifugio in Abissinia insieme ai primi che emigrarono (rnuhiijirfn), dove rimasero per diversi anni. Fatimah non avrebbe rivisto Ruqayyah se non dopo la morte della madre.
La persecuzione nei confronti de! Profeta, della sua famiglia e dei suoi seguaci continua e addirittura peggioro dopa la migrazione dei primi musulmani in Abissinia. Durante il settimo anno della sua missione, il Profeta (pbsl) e la sua famiglia furono costretti ad abbandonare le loro case e a cercare rifugio in una valle aspra e angusta, circondata da colline, la cui unica via d’ accesso da Mecca era una gala impervia.
In questa arida valle, Muhammad e i clan dei Banil Hashim e al Muttalib furono costretti a ritirarsi con provviste di cibo !imitate. Fatimah, allora dodicenne e uno dei membri piu giovani de! clan, dovette patire gravi sofferenze e stenti. I lamenti dei bambini e delle donne in preda alla fame erano udibili da Mecca. Ai meccani non era consentito alcun contatto con i musulmani, le cui sofferenze erano alleviate unicamente durante la stagione de! pellegrinaggio.
II boicottaggio prosegui per tre anni, ma anche quando termini’), il Profeta (pbsl) dovette subire prove e patimenti ancora piu severi. L’amata e fedele Khadijah mori poco dopa. Con la sua scomparsa, ii Profeta (pbsl) e la sua famiglia persero una delle piu grandi fonti di
conforto e forza, un grande sostegno in mezzo a tali difficolta. L’anno in cui la nobile Khadijah e lo zio Abu Talib morirono e noto come
l’ Anno della Tristezza. Fatimah, allora giovinetta, fu molto afflitta dalla morte della madre. Pianse amaramente e per lungo tempo fu tanto addolorata che si ammalo. Vi fu addirittura ii timore che tale afflizione potesse condurla alla morte.
Sebbene sua sorella maggiore, Umm Kulthilm, risiedesse nella stessa casa, Fatimah comprese che con la scomparsa della madre gravava ora una maggiore responsabilita sulle sue spalle. Senti di dover offrire un supporto ancora maggiore al padre. Si dedico quindi, con tenera devozione, al suo servizio. E tale fu il suo coinvolgimento che venne chiamata “Urnrn Abf-ha”, la “madre di suo
padre”. Fu una fonte di sollievo e conforto nelle prove, nelle difficolta e nelle crisi.
Talvolta le sofferenze erano eccessive per lei, come quando una folla insolente copri ii capo de! genitore di polvere e terra. Rientrato a casa, Fatimah non pote trattenere le lacrime al pulire la testa de! padre.
“Non piangere, figlia mia” – disse – “poiche Dio aiutera tuo padre”.
Il Profeta (pbsl) provava un amore speciale per Fatimah. Una volta disse:
“Chiunque soddisfi Fatimah compiace a Dio e chiunque induca all’ira Fatimah si attira la collera di Dio. Fatimah e parte di me.
Chiunque la compiaccia compiace me, e chiunque la induca all’ira adira me”.
Disse inoltre:
“Le migliori donne del mondo sono quattro: la Vergine Maria, Asiya, la moglie di Faraone, Khadijah, la Madre dei Credenti, e Fatimah, figlia di Muhammad”. Fatimah merito in ta! modo, nel cuore de! Profeta, I’amore e la stima precedentemente riservati a sua moglie Khadijah.
A Fatimah, che Dio si compiaccia di lei, fu attribuito ii titolo di “az-Zahra”, “la Risplendente”, per la radiosita de! suo volto. Si dice che quando si ergeva per l’Orazione, il mihrab rif!etteva la luce de! suo volto. Era anche chiamata “al-Batu/”, per la sua purezza e ii suo ascetismo. Non passava la maggior parte de! tempo in compagnia di altre donne, ma nella Salat, nella lettura de! Carano e in altri atti di culto. Fatimah assomigliava molto a suo padre, il Messaggero di Dio. ‘A’ishah, la moglie de! Profeta, disse di lei:
“Non ho mai visto nessuno nella creazione di Dio piu somi gliante al Messaggero di Dio in quanto a eloquenza, conversazione e maniere, di Fatimah, che Allah sia soddisfatto di lei. Quando ii Profeta (pbsl) la vedeva avvicinarsi, I’accoglieva alzandosi in piedi e la baciava, poi la prendeva per mano e la faceva accomodare al suo fianco laddove sedeva”. Lei soleva comportarsi allo stesso modo quando incontrava il Profeta. Si levava in piedi, lo accoglieva con gioia e lo baciava.
Le maniere raffinate e I’eloquio gentile erano parte de!la sua personalita amorevole e affettuosa. Era in special modo cortese nei confronti dei poveri e degli indigenti ed era solita distribuire tutte le
sue provviste a quanti si trovavano nel bisogno anche se cio avesse comportato privazioni per lei.
Fatimah eredito dal padre un eloquio persuasivo radicato nella
sapienza. Quando parlava gli astanti erano mossi alle lacrime. Aveva una capacita e una sincerita tali da commuovere e stimolare i cuori alla lode di Dio e alla gratitudine per la Sua grazia e la Sua bonta inestimabile.
Fatimah emigro a Medina poche settimane dopo il Profeta.
L’accompagno Zayd ibn Harithah, inviato a Mecca dal Profeta per scortare la sua famiglia. Il gruppo includeva Fatimah e Umm Khulthum, Sawda, la moglie del Profeta, Barakah, moglie di Zayd, e suo figlio Usamah. Li accompagnavano inoltre ‘Abdullah, figlio di Abu Bakr, insieme alla madre e alla sorella, ‘A’ishah e Asma’.
A Medina, Fatimah visse con il padre nella semplice dimora costruita di fianco alla moschea. Nel secondo anno dopo la Hijrah ricevette alcune proposte di matrimonio tramite suo padre, due delle quali furono rifiutate. Quindi ‘Ali, figlio di Abu Talib, si fece coraggio e si reco dal Profeta (pbsl) per chiederne la mano. Alla presenza del Profeta, tuttavia, ‘Ali entro in soggezione e ammutoll.. Fisso lo sguardo al suolo incapace di parlare. 11 Profeta (pbsl) chiese allora: “Perche sei venuto? Hai bisogno di qualcosa?”
‘Ali, tuttavia, non poteva parlare, al che il Profeta (pbsl) suggeri: “Sei forse venuto per chiedere la mano di Fatimah”.
“Si”, rispose ‘Ali.
A questo punto, secondo una cronaca, il Profeta (pbsl) disse semplicemente: “Marhaban wa ahlan – Benvenuto nella famiglia”. Cio fu considerato da ‘Ali e da un gruppo di Ansar che attendevano all’esterno come un segno dell’approvazione da parte del Profeta. Un’ altra cronaca riferisce che ii Profeta, dato il suo consenso, chiese ad ‘Alise avesse qualcosa da offrire come mahr. Questi rispose di non avere nulla, al che il Profeta (pbsl) gli ricordo che avrebbe potuto vendere ii suo scudo.
‘Ali vendette lo scudo a ‘Uthman per quattrocento dirham, quindi, mentre si affrettava verso ii Profeta (pbsl) per passargli la somma quale mahr, ‘Uthman lo fermo e gli disse:
“Ti restituisco lo scudo come regalo da parte mia per le tue nozze con Fatimah”.
Fatimah e ‘Ali si sposarono cosi probabilmente al principio de!
secondo anno dopo la Hijrah. Lei aveva all’incirca diciannove anni,
mentre ‘Ali ventuno. II Profeta (pbsl) stesso presiedette alla ce rimonia nuziale. Durante la festa di matrimonio (walfmah), agli ospiti furono serviti datteri, fichi e hais (un misto di datteri e burro). Un membro influente degli Ansilr dona un montone ed altri offrirono grano. L’intera Medina ne giol.
Per le nozze, si dice che il Profeta (pbsl) abbia donato a Fatimah e ad ‘Ali un letto di legno e foglie di palma intrecciate, una sovraccoperta di velluto, un cuscino di pelle imbottito con foglie di ruta, una pelle di montone, una pentola, una ghirba e una macina per ii grano.
Per la prima volta Fatimah lascio la casa dell’amato padre per andare a vivere con il marito. Il Profeta (pbsl) era molto in apprensione, tanto che invio Barakah con lei in caso avesse avuto bisogno di aiuto. E, senza dubbio, Barakah fu una fonte di conforto e sollievo per lei, II Profeta (pbsl) prego per loro:
“O Signore, benedisci entrambi, benedici la lorn casa e benedisci la loro discendenza”.
Nell’umile dimora di ‘Ali non vi era che una pelle di montone per letto. Al mattino, dopo la prima notte di nozze, il Profeta (pbsl) si reco a casa di ‘Ali e busso alla porta.
Barakah si presento e il Profeta (pbsl) le disse: “O Umm Ayman, chiama mio fratello per me”.
“Tuo fratello? Quella che ha sposato tua figlia?” chiese Barakah incredula come a significare: “Perche ii Profeta (pbsl) chiama ‘Ali suo ‘fratello’?” (si riferiva ad ‘Ali come fratello per la fratellanza tra musulmani nata dalla Hijrah).
Il Profeta (pbsl) ripete allora la sua richiesta a voce piu alta. ‘Ali si presento e ii Profeta fece un’invocazione (du’il’), chiedendo la benedizione di Dio su di lui. Chiese quindi di Fatimah. Ella gitmse quasi piangendo, in un misto di timore e timidezza, di fronte al quale ii Profeta (pbsl) le disse:
“Ti ho dato in sposa a chi mi e piu caro nella famiglia”. Egli tento cos1 di rassicurarla. Suo marito non era tm completo estraneo, ma un uomo cresciuto nella sua stessa casa, uno dei primi ad avere accettato !’Islam in tenera eta, noto per ii suo coraggio, valore e virtu, definito dal Profeta (pbsl) come suo “fratello in questo mondo e nell’altro”.
L’esistenza di Fatimah con ‘Ali era semplice e frugale come era stata nella casa de! padre. In realta, quanto a comodita materiali, era
una vita di stenti e privazioni. Nel corso della loro vita comune, ‘Ali rimase povero in quanta non attribui alcuna importanza alla ricchezza materiale. Fatimah fu l’unica delle sorelle a non avere contratto matrimonio con un uomo ricco.
Invero si puo affermare che la sua vita con ‘Ali fu addirittura piu severa di quella nella casa de! padre. Prima de! matrimonio, nella dimora paterna, vi era sempre un certo aiuto negli affari domestici, mentre ora era sola. Per alleviare la loro poverta, ‘Ali lavorava trasportando acqua, mentre lei macinava grano. Un giorno Fatimah disse al marito:
“Ho macinato grano fino a piagarmi le mani”.
” Ho sollevato secchi d’ acqua fino a provare fitte al petto”, disse ‘Ali ed aggiunse: “Dio ha data a tuo padre alcuni prigionieri di guerra, rivolgiti a lui e chiedigli un servo”.
Riluttante, si reco dal Profeta, ii quale le disse: “Che cosa ti ha portato qui, figlia mia?”
“Sano venuta per darti un saluto di pace”, disse ella, incapace, peril timore riverenziale provato, di chiedere quanta intendeva.
“Che cosa hai fatto?” chiese ‘Ali quando la vide rientrare sola. “Avevo vergogna di chiedergli”, rispose lei.
Fu cosi che si recarono insieme dal Profeta, il quale, tuttavia penso che essi non avessero piu bisogno di altri.
“Non ho intenzione di darlo a voi, lasciando gli Ahl as-Suffah 9 tormentati dalla fame. Non ho abbastanza per il lorn mantenimento..”..
‘Ali e Fatimah tornarono a casa sentendosi come abbattuti. Quella notte, tuttavia, dopa essersi coricati, udirono la voce de! Profeta (pbsl) chiedere il premesso di entrare. Lo accolsero entrambi levandosi in piedi, ma egli disse:
“Rimanete dove siete”, e si sedette accanto a lorn. “Posso parlarvi di cio che e meglio di quanta mi avete chiesto?”, al lorn
assenso prosegui: “Le parole che Jibril mi ha insegnato e che dovete
ripetere: «Subhan Allah – Gloria a Dio» dieci volte dopa ogni preghiera, «Al hamdu Zillah – Lode a Dio» dieci volte, e altre dieci
volte «Allahu Akbar – Dia e il piu Grande». Quindi, quando andate a
letto, dovete ripetere tali invocazioni trentatre volte ciascuna”.
9 Ahl as-Suffah: musulmani poveri che risiedevano nei pressi della moschea di Medina. V. Glossario.
Anni dopo ‘Ali soleva dire: “Non ho mai mancato di menzionarle dal giomo in cui il Messaggero di Dio ce le ha insegnate”.
Vi sono vari resoconti delle difficolta che Fatimah dovette affrontare. Spesso non vi era cibo nella casa. Una volta, il Profeta, in preda alla fame, si reci) di seguito presso ognuna delle sue mogli ma non vi trovo nulla da mangiare. Si rivolse quindi a Fatimah, ma neppure lei aveva qua!cosa da offrirgli. Quando, infine, trovo del cibo, invio due pagnotte e un pezzo di carne a Fatimah. In un’altra occasione, durante una visita alla casa di Abu Ayyub al-Ansari, conservo per lei una porzione del cibo che gli fu offerto. Anche Fatimah, sapendo che il Profeta (pbsl) rimaneva spesso digiuno,
soleva portargli del cibo quando ne aveva la possibilita. Una volta che si presento con un pezzo di pane d’ orzo, egli le disse:
“Questa e il primo alimento che tuo padre ha mangiato negli
ultimi tre giorni”.
Con questi atti di cortesia ella mostrava il profondo amore per suo padre, da lui ricambiato.
Un giorno, al suo ritorno da un viaggio fuori Medina, il Profeta (pbsl) si diresse dapprima alla Moschea per eseguire come di consuetudine una preghiera di due rak’at10, quindi visito la casa di Fatimah prima di recarsi dalle sue mogli. Ella lo accolse e gli bacio il volto, la bocca e gli occhi, poi pianse.
“Perche piangi?” le chiese il Profeta.
“Ti guardo, o Rasul Allah, e ti vedo pallido e giallastro e i tuoi vestiti sono logori e frusti”.
“O Fatimah”, rispose il Profeta (pbsl) teneramente, “non piangere, perche Dio ha inviato tuo padre con una missione che, per Sua volonta, influira su ogni casa sulla faccia della terra, in ogni citta, villaggio o tenda (nel deserto), e arrechera gloria o umiliazione fino a che non sara compiuta, inevitabilmente come la notte”. Grazie a tali commenti Fatimah trovava spesso sollievo dalla dura realta quotidiana, gettando lo sguardo sui vasti panorarni aperti dalla missione affidata al suo nobile genitore.
Fatimah si trasferl infine in una casa adiacente a quella paterna. Questo edificio era stato donato da un medinese il quale sapeva che ii Profeta (pbsl) si sarebbe rallegrato del fatto di avere sua figlia
ID Rak’at: unita adorative, v. Glossario.
come v1crna. Insieme condivisero le g101e e i trionfi, i dolori e le difficolta di quei giorni e anni movimentati e gravi.
Durante la meta del secondo anno dopo la Hijrah, poco prima della campagna di Badr, sua sorella Ruqayyah contrasse il morbillo. Suo marito, ‘Uthman, la assistette perdendo cosi I’ occasione di prendere parte alla campagna. Ruqayyah mori poco prima de! ritorno del padre. Rientrato a Medina, uno dei primi atti del Profeta (pbsl) fu quello di visitare la tomba della figlia.
Fatimah lo accompagno. Questo era ii primo lutto sofferto dalla famiglia dalla morte di Khadijah. Fatimah fu profondamente addolorata per la scomparsa della sorella. Le lacrime fluivano copiose mentre sedeva al limitare della tomba accanto al padre, ii quale la conforto e tento di asciugarle gli occhi con i lembi del suo mantello.
II Profeta (pbsl) aveva precedentemente par!ato contro le lamentazioni funebri, ma cio aveva indotto incomprensioni, e al loro ritorno dal cimitero udirono ‘Umar rimproverare con ira le donne che piangevano i martiri di Badr e Ruqayyah.
“Umar, lasciale piangere”, disse, quindi aggiunse: “Quanto viene dal cuore e dagli occhi proviene da Dio e dalla Sua misericordia, ma cio che procede dalla mano e dalla lingua viene da Satana”. Per ‘mano’ egli intese il battersi de! petto e delle guance, mentre per ‘lingua’ significo le urla con cui le donne esprimevano pubblicamente la partecipazione al lutto.
In seguito ‘Uthman sposo l’altra figlia del Profeta, Umm Kulthum, per cui fu noto come Dhu-n Nurayn – Quella delle Due Luci.
II lutto sofferto dalla famiglia per la morte di Ruqayyah fu seguito dalla felicita allorquando, per la gioia di tutti i fedeli, Fatimah diede alla luce un figlio durante il mese di Ramadan de! terzo anno della I-Jijrah. Il Profeta (pbsl) recito le formule dell’Adhan11 nel l’orecchio del neonato e lo chiamo al-Hasan, che significa “bello” in senso morale.
Un anno dopo, Fatimah partod un altro figlio che fu chiamato al-Husayn, o “piccolo Hasan”.
Fatimah soleva spesso portare i due figli a incontrare il nonno, il quale gioiva della visita. In seguito, Ii avrebbe condotti con se alla
11 Adhan: ii richiamo alla preghiera.
moschea dove si sarebbe arrampicati sulla sua schiena durante le prostrazioni, come poi sarebbe anche accaduto con sua nipote Umamah, la figlia di Zaynab.
Nell’ottavo anno dopo la Hijrah, Fatimah partod per la terza volta, questa volta una bambina che chiamo Zaynab come sua sorella maggiore, morta poco prima del parto. Questa Zaynab, una volta cresciuta, divenne famosa come la “Eroina di K<1rl:ra-J:a”. Jl qmrrto figlio di Fatimah nacque due anni dopo, una bambina per la quale il Profeta (pbsl) scelse il nome Umm Khulthum, come la sorella di Fatimah morta l’anno precedente per malattia.
Fu solo tramite Fatimah che la progenie del Profeta (pbsl) fu perpetuata. Tutti i figli maschi del Profeta erano morti pre
maturamente nell’infanzia come i due figli di Zaynab, ‘Ali e Umamah. Anche il figlio di Ruqayyah, ‘Abdullah, mori prema
turamente a neppure due anni di eta. Questa e un’altra ragione della
reverenza accordata a Fatimah.
Per quanto Fatimah fosse spesso impegnata con le gravidanze, i parti e l’educazione dei figli, prese una parte attiva nelle vicende della comunita musulmana di Medina. Prima de! matrimonio, ella soleva essere una sorta di ospite per i poveri e bisognosi della Ahl as-Suffah. Non appena terminata la battaglia di Uhud, Fatimah si reco con altre donne sul campo di battaglia dove pianse i martiri e curo le ferite de! padre. Ne! corso della battaglia del Fossato, insieme ad altre donne, gioco un ruolo decisivo preparando il vitto durante il lungo e difficile assedio. Ne! luogo dove era situato il suo accampamento sorge una moschea chiamata Masjid Fatimah, una delle moschee dove i musulmani furono di guardia e compirono le loro devozioni.
Fatimah accompagno ii Profeta (pbsl) quando questi fece la ‘Umrah nel sesto anno dell’Egira dopo il Trattato di Hudaybiyah. L’anno seguente, lei e la sorel!a Umm Kulthum fecero parte della folla maestosa che prese parte con ii Profeta (pbsl) al!a liberazione di Mecca. Si dice che in questa occasione sia Fatimah che Umm Kulthum visitarono la casa e la tomba della loro madre Khadfjah e ricordarono la loro infanzia e i lunghi sforzi nei primi anni della missione de! Profeta.
Durante ii Ramadan del decimo anno, prima de! Pellegrinaggio d’Addio, ii Profeta (pbsl) confido a Fatimah un segreto da non rivelarsi tuttavia agli altri:
“Jibri’l mi recitava il Corano una volta ogni anno e io a lui, ma quest’anno me lo ha recitato due volte. Non posso pensare altro se non che ii mio tempo sia giunto”.
Al suo ritorno dal Pellegrinaggio d’ addio, il Profeta (pbsl) si ammalo gravemente e trascorse i suoi ultimi giorni nella stanza di sua moglie ‘A’ishah. Quando Fatimah si recava a visitarlo, ‘A’ishah era solita lasciarli soli.
Un giorno egli convoco Fatimah. Al suo arrivo, la bacio e le sussurro alcune parole all’orecchio ed ella pianse. Le sussurro quindi delle altre parole ed ella sorrise. ‘A’ishah, che era presente, le chiese: “Piangi e ridi nello stesso tempo, Fatimah? Che cosa ti ha detto ii Messaggero di Dio?”. Ella rispose:
“Dapprima mi ha detto che a breve avrebbe incontrato ii suo Signore, al che io piansi. Quindi ha proseguito: ‘Non piangere perche tu sarai la prima della mia famiglia a raggiungermi’. Al che io risi”.
Il Profeta (pbsl) le disse inoltre: “Non sei contenta di essere la Signora delle donne (Sayyidatu-n Nisa) di questa Ummah?”.
Non molto tempo dopo ii Profeta (pbsl) mori. Fatimah, afflitta, soleva spesso piangere profusamente. Uno dei compagni noto di non aver mai visto Fatimah, che Dio si compiaccia di lei, ridere dopo la dipartita del padre.
Una mattina, nei primi giorni di Ramadan, poco meno di cinque mesi dopo la scomparsa del Profeta, Fatimah si risveglio inso litamente felice e piena di gioia. Nel pomeriggio dello stesso giorno si dice che abbia chiamato Salma bint Umays, la quale si prendeva cura di lei. Chiese dell’acqua e fece un bagno. Indosso quindi degli abiti nuovi e si profumo. Chiese poi a Salma di porre ii suo letto nel cortile della casa. Col volto rivolto al cielo, chiese de! marito ‘Ali’, ii quale fu colto alla sprovvista quando la vide giacere nel mezzo del cortile. Le chiese allora cosa stesse succedendo. Ella, sorridendo, rispose:
“Oggi ho un appuntamento con ii Messaggero di Dio”.
‘Ali pianse ed ella tento di consolarlo. Gli disse di prendersi cura dei loro figli al-Hasan e al-Husayn e chiese di essere sepolta senza cerimonie. Volse quindi il capo verso la Qiblah, chiuse gli occhi e dormi. Fu un sonno da cui non si risveglio. Fatimah, la Risplendente, aveva solo ventinove anni.