ABDELBASET ABDELSAMAD

ABDELBASET ABDELSAMAD
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Sura XC

AL-BALAD

LA CONTRADA

Pre-Eg. n. 35. Di 20 versetti. Il nome della sura deriva dal vers. 1

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1. Lo giuro per questa contrada [1]

2. – e tu sei un abitante di questa contrada –

3. e per chi genera e per chi è generato.

4. In verità abbiamo creato l’uomo perché lotti [2] .

5. Crede forse che nessuno possa prevalere su di lui?

6. Dice: «Ho dilapidato una quantità di beni» [3] .

7. Crede forse che nessuno lo abbia visto?

8. Non gli abbiamo dato due occhi,

9. una lingua e due labbra?

10. Non gli abbiamo indicato le due vie?

11. Ma non ha intrapreso la via ascendente [4] .

12. E chi ti farà comprendere cos’è la via ascendente?

13. È riscattare uno schiavo [5] ,

14. o nutrire, in un giorno di carestia,

15. un parente orfano

16. o un povero prostrato [dalla miseria],

17. ed essere tra coloro che credono e vicendevolmente si invitano alla costanza e vicendevolmente si invitano alla misericordia.

18. Costoro sono i compagni della destra,

19. mentre coloro che non credono nei Nostri segni, sono i compagni della sinistra [6] .

20. Il Fuoco si chiuderà su di loro.


[1] La città della Mecca e il suo territorio.

[2] «perché lotti»: la lotta per la salvezza della sua anima e quella per la sua sopravvivenza. Un altro significato ammesso: «creammo l’uomo nella sofferenza».

[3] Forse l’uomo teme che la sua elemosina non gli servirà. Secondo un’altra interpretazione si tratta del discorso di chi millanta una generosità che non ha mai manifestato. Nel versetto successivo Allah (gloria a Lui l’Altissimo) gli risponde indicandogli le vie del bene.

[4] «la via ascendente»: verso l’Altissimo. È anche possibile che il versetto alluda alla difficoltà che prova l’uomo nel controllare le sue passioni.

[5] Lett.: «Sciogliere un collo». Nell’Islàm, la liberazione degli schiavi in tutte le sue forme è opera altamente meritoria e addirittura prescritta (a chi ne abbia la possibilità) come espiazione obbligatoria di alcune mancanze.

[6] Riceveranno il registro delle loro azioni nella destra o nella sinistra. Vedi in proposito LXXXIV, 10 e la nota.


 

Sura XCI

ASH-SHAMS

IL SOLE

Pre-Eg. n. 26. Di 15 versetti. Il nome della sura deriva dal vers. 1

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1. Per il sole e il suo fulgore,

2. per la luna quando lo segue,

3. per il giorno quando rischiara [la terra],

4. per la notte quando la copre,

5. per il cielo e Colui Che lo ha edificato,

6. per la terra e Colui Che l’ha distesa,

7. per l’anima e Colui Che l’ha formata armoniosamente

8. ispirandole empietà e devozione [1] .

9. Ha successo invero chi la purifica,

10. è perduto chi la corrompe.

11. I Thamûd, per arroganza, tacciarono di menzogna,

12. quando si alzò il più miserabile [2] di loro.

13. Il Messaggero di Allah aveva detto loro: «[Questa] è la cammella di Allah, [abbia] il suo turno per bere» [3] .

14. Lo tacciarono di impostura e le tagliarono i garretti: li annientò il loro Signore per il loro peccato,

15. senza temere [di ciò] alcuna conseguenza.


[1] Mostrandole il modo di distinguere la via del bene da quella del male.

[2] Il loro capo, che secondo la tradizione si chiamava Qudâr ibn Salif, si offrì di uccidere la cammella (Tabarî XXX, 214).

[3] Il profeta Sâlih aveva stabilito che la cammella che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) aveva miracolosamente tratto da una roccia avesse diritto di bere un giorno su due all’unica fonte di cui disponevano i Thamûd. In seguito, però, quelli rinnegarono il patto e uccisero la cammella, suscitando la collera e il castigo di Allah. Vedi anche XI, 64 e la nota.


AD-DUHÂ

LA LUCE DEL MATTINO

Pre-Eg. n. 11 Di 11 versetti. Il nome della sura deriva dal vers. 1

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1. Per la luce del mattino,

2. per la notte quando si addensa:

3. il tuo Signore non ti ha abbandonato e non ti disprezza [1]

4. e per te l’altra vita sarà migliore della precedente.

5. Il tuo Signore ti darà [in abbondanza] e ne sarai soddisfatto [2].

6. Non ti ha trovato orfano e ti ha dato rifugio [3]?

7. Non ti ha trovato smarrito e ti ha dato la guida?

8. Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito [4]?

9. Dunque non opprimere l’orfano,

10. non respingere il mendicante,

11. e proclama la grazia del tuo Signore [5].


[1] Questa sura scese su Muhammad (pace e benedizioni su di lui) dopo una lunga interruzione della rivelazione, durante la quale il Profeta dovette subire il dileggio dei miscredenti e lo scherno dei suoi peggiori nemici. La moglie di suo zio Abû Lahab lo scherniva dicendogli: «Il tuo padrone ti ha abbandonato» (Tabarî XXX, 229).

[2] II versetto allude agli immensi favori che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) riverserà nel Giorno della Resurrezione sul Suo Inviato Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e gli consentirà di intercedere per la comunità dei musulmani.

[3] Abdallah ibn Abdalmuttalib, padre dell’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui), morì quando egli era ancora nel grembo materno e sua madre Amina pochi anni dopo. Muhammad rimase poi orfano della sua tribù quando i Quraysh condannarono il suo clan all’ostracismo, e ancora fu orfano della sua stessa famiglia quando, dopo la morte del suo protettore lo zio Abû Talib, l’altro fratello di suo padre, Abû Lahab suo nemico giurato, divenne il capo del clan dei Banî Hashîm. In questa triste condizione Allah (gloria a Lui l’Altissimo) gli concesse un asilo sicuro in quella Yatrib che sarebbe diventata Medinatu-an-Naby al Munawwara (la città del Profeta, l’illuminata).

[4] La ricchezza di cui parla il versetto è di tipo eminentemente spirituale. In tutta la sua vita terrena l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) non fu mai ricco e tutta la sua famiglia visse in un clima di grande austerità.

[5] La grazia più grande che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) ha dato al suo Inviato (pace e benedizioni su di lui) è stata il Corano e la profezia e questo ben spiega che cosa debba riferire Muhammad.

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Mohamed Barakat

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