GUIDA AL MATRIMONIO ISLAMICO
[1] Alcune scuole giuridiche considerano un minimo di tre poppate complete per dar vita alla
„parentela di latte‟ (Abu Dawud), altri considerano un minimo di cinque poppate per produrre lo
stesso effetto di proibizione al matrimonio (Shafi‟i). Alcuni, però, considerano anche un solo
sorso di latte dal seno di una donna abbastanza per proibire il matrimonio (Hanafi).
N.B.: anche se il latte non viene succhiato direttamente dal seno, ma viene ad esempio estratto
con un „tiralatte‟ e bevuto dal biberon, la parentela sussiste ugualmente.
[2] „iddah: tre cicli mestruali per la divorziata, quattro mesi e 10 giorni in caso di vedovanza, il
parto per la donna incinta (vedova o divorziata), due mesi per la donna divorziata che sia già in
menopausa.
[3] Abu Hanifa e Abu Yusuf non considerano obbligatoria, ma solo „raccomandabile‟, la
presenza del wali in rappresentanza della sposa.
[4] Tenersi per la mano destra non fa parte della cerimonia, ma è un‟usanza locale in alcuni Paesi
Musulmani
[5] il residuo del profumo che si usava mettere in occasioni gioiose
[6] naturalmente gli uomini possono cantare liberamente „an-nashid‟, mentre le donne possono
farlo solo se si trovano in una sala separata e lontana (o insonorizzata), dove gli uomini non
possano sentirle cantare
[7]le donne possono rimanere senza velo, truccarsi, ecc. solo quando si trovano in una sala
separata (da quella degli uomini) per fare festa con la sposa
[8] tuttavia, egli non è tenuto a spendere nulla per gli eventuali figli che la moglie abbia avuto da
un precedente matrimonio, a meno che ciò non facesse parte delle clausole contrattuali.
[9] La Khutba (discorso) non è una parte essenziale del matrimonio, il quale sarebbe halal anche
senza alcun discorso
[10] A questo punto l‟Imam può menzionare alcune qualità della sposa e dello sposo