L’INFLUSSO DI GESU’ SULLA MIA CONVERSIONE ALL’ISLAM
“Mio Dio, ecco è la verità, ecco la risposta che cercavo invano!” Ora devo dire al lettore, che fino a quel momento, non avevo mai toccato nè letto il Sacro Corano, nè avevo avuto in mano una versione in qualsiasi lingua; la parola “Corano” non faceva parte del mio lessico.
Ma ecco che lessi il seguente versetto, in una pagina di uno di quei libri presi in prestito dalla moschea; il versetto mi indicava in modo chiaro, preciso ed inequivocabile circa Gesù Cristo (su di lui la pace):
“e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!” Invece non l’hanno né ucciso né crocefisso, ma così parve loro.”
[Corano 4.157]
A questo punto mi fermai e mi misi a ripetere tante volte:
fornisse la risposta alla domanda che mi aveva lasciato così a lungo in dubbio circa la Sua potenza, visto che non le trovavo a portata di mano una risposta logica e convincente.
ho pregato Allah chiedendoGli perdono. Avevo una voglia matta di spiccare il volo per il Venezuela, portando la notizia ed annunciarla ai miei e al resto del mondo.
E’ stato proprio come accade nei film, il mio eroe, l’uomo buono del film, il mio amato profeta, Gesù di Nazaret (su di lui la pace), per il quale m’inginocchiavo due volte a pregare in un piccolo altare non aveva subito l’orrendo supplizio della crocefissione!
Per me era come se quella pesantissima croce che Gesù (su di lui la pace) portava al Monte Calvario fosse sparita disintegrandosi come una enorme montagna quando viene demolita con la dinamite. Quello che era accaduto in seguito non era meno significativo. Ragionando, giunsi a dire a me stesso: “Se questa è proprio la verità, solo l’Islam è la vera religione.”
Durante ben venti anni, sentivo dire e ripetere che Gesù (su di lui la pace) era stasto ucciso, ed ero come spinto in un viaggio senza direzioni alternative. Invece ora, un’altra prospettiva si delineava dinanzi ai miei occhi, portatrice di una risposta più logica; così tutto diventava più chiaro e l’ultimo pezzo del puzzle era trovato.
Di nuovo ritrovavo il mio logico ragionare e decidevo di integrare questa religione, divenutare uno dei suoi adepti. Volevo diventare musulmano!
HO DECISO DI ESSERE MUSULMANO!
Era svanito anche il potere del talismano. Lo spirito logico dello studente in ingegneria respingeva tutte le irrazionalità. Il giovane pompiere di professione che ero, il cui compito consisteva a trarre in salvo vite umane e beni comuni, non accettava di sottomettersi ai vizi di quei tempi, praticati e diffusi in tutta la società: vizi del fumo e dell’alcol. Quei vizi erano cosi diffusi nella società che la gente li considerava ”vizi naturali”:insomma non potevo più sopportare tali perversità cristiane.
Durante l’estate del 1979, ho iniziato un corso opzionale all’Università di Oklahoma State, che ha illuminato ancora di più il nuovo percorso che avevo intrapreso. Il titolo del corso era “La tradizione islamica”. Alla fine dell’estate di quell’anno, sono andato a Seattle, e davanti allo stesso Imam che mi aveva dato i libri sull’Islam, ho pronunciato la Testimonianza di Fede”Sciahada”, abbracciando ufficialmente l’Islam.
facendo così, il mio ultimo e decisivo passo verso l’Islam.
COME LA MIA VITA E’ STATA INFLUENZATA DALL’ISLAM?
mio primo istruttore religioso, il fratello Faiz, di nazionalità palestinese.
Ero solo intento ad assimilare la mia nuova religione. Faiz -che Allah lo benedica per tutto quello che mi ha insegnato- mi ha dedicato molto tempo. Doveva apprendermi la preghiera, i pilastri dell’Islam, i principi della fede, e perfino la vita dopo la morte, il giorno del Giudizio e informarmi su tanti altri argomenti. Al riguardo, mi ricordo ancora l’impatto grande che su di me ha avuto la discussione sulla vita dopo la morte, specie perchè mai nel corso della mia vita da cristiano, uno mi aveva intrattenuto di cose simili, così dettagliatamente, come mi è accaduto da musulmano. Quello che segue ne sarà un breve riassunto.
Da cristiano, la morte mi era rimasta un mistero. Non sapevo che cosa mi sarebbe successo dopo la sepoltura del mio corpo in terra. É l’Islam che mi ha dato la risposta. Quando uno muore, deve innanzi tutto essere sepolto secondole istruzioni date dal profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui). Il corpo viene completamente lavato e profumato, poi, avvolto in due pezzi di stoffa bianca per venire infine sepolto senza bara, rivolto verso la Ka’bah della Mecca. Secondo la tradizione legata al profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui), il morto è capace di ascoltare il passo dei vivi quando si allontanano dopo averlo sepolto.
Il morto rimane perfino consapevole della sua solitudine. Dopo poco tempo, due angeli si presentano al defunto e gli fanno le seguenti 3 domande:
2) Qual è la tua religione?
3) Chi è il tuo profeta?
Il Profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui), disse che il musulmano fedele non troverà nessuna difficoltà a rispondere correttamente alle tre domande, mentre il miscredente non sarà in grado di farlo. Dopo questo breve interrogatorio iniziale, il morto comincia la sua vita d’oltretomba, che sarà o di tormento per il miscredente o di godimento per il VERO musulmano.
A seconda delle opere compiute in vita e del destino decretatogli da Allah, il morto se credente godrà delle profumate brezze che gli arriveranno dal Jannah (Giardino Celeste),
Mentre ero nel grembo della Chiesa cattolica, mi insegnavano che Gesù (su di lui la pace) era morto per salvarci. Nell’Islam imparo invece, che ogni persona assume la responsabilità delle proprie opere, saremo premiati o puniti secondo la natura e l’intento delle nostre azioni in vita. Il che mi sembra tanto logico!
Poco a poco, quello che apprendevo formava una perfetta sequenza in cui ogni nuovo elemento si integrava accanto ai precedenti. Dedicavo ormai più tempo alla formazione religiosa, e quando mi accadeva di scegliere tra gli esercizi in palestra e la preghiera dell’alba (al Fajr) non esitavo, e mi recavo in priorità a pregare.
Al lavoro, ero solito chiedere al mio superiore il permesso di andare a pregare per cinque minuti in ufficio. Nel 1982, ero praticamente l’unico venezuelano musulmano in quell’azienda dell’industria petrolifera. Nelle mie preghiere chiedevo sempre ad Allah di aiutarmi a perseverare e a mantenermi fermo e forte di fronte alle tentazioni che mi circondavano da ogni lato. Con la grazia e la misericordia di Allah, sono rimasto casto e niente mi ha corrotto.
Un semplice confronto tra i convertiti a queste due grandi religioni, mostra con chiarezza che il cristianesimo attira la gente povera e bisognosa, dal reddito molto modesto. Questa gente è spinta verso la Chiesa dalla povertà, dal bisogno, perchè le tentazioni materiali sono troppo forti. Ne è prova oltre alla realtà della situazione, il fatto che le chiese e quello che rappresentano sono abbandonate nei paesi ricchi e che il Cristianesimo viene sempre più esportato verso i paesi poveri. Mentre all’Islam si convertono sempre di più uomini e donne che sono una miscela di ricchi e poveri, di gente sconosciuta e gente famosa, di scienziati e gente comune, senza dimenticare quel gruppo particolare che perde tutto abbracciando l’Islam, rappresentato dal clero cristiano.
Di conseguenza, la mia fede è sempre più forte, quando vedo realizzarsi gradualmente la promessa di Allah:
“Egli è Colui che ha inviato il Suo Messaggero con la Guida e la Religione della verità, affinché essa prevalga su ogni religione a dispetto degli associatori.”[Corano 61. 9]
Perfino ”Pace su di voi”, quel saluto che usava fare Gesù (su di lui la pace) come leggiamo in (Luca 24. 36), persiste ancora solo dai musulmani. I musulmani non mangiano nè carne di maiale, nè di animali morti, compiono le abluzioni e la circoncisione. É chiaro quindi che i veri adepti della religione di Gesù e di tutti i Profeti di Allah che lo hanno preceduto, sono i musulmani.
Secondo una statistica pubblicata sulla prima pagina della rivista inglese ”Sunday Times”, il numero dei musulmani che vanno a fare la preghiera in moschea in Gran Bretagna supera quelli che vanno in Chiesa: sono almeno 930.000 i musulmani che vanno ad una sola preghiera a settimana (come campione), rispetto ai 916.000 cristiani che vanno in chiesa ad una sola preghiera a settimana (come campione). Ciò succede in un paese cristiano, dove i musulmani sono una minoranza.