Il MIO AMORE per GESÙ mi ha PORTATO all’ISLAM

Il MIO AMORE per GESÙ mi ha PORTATO all’ISLAM
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L’INFLUSSO DI GESU’ SULLA MIA CONVERSIONE ALL’ISLAM

Alcune delle indicazioni riferite nei capitoli precedenti possono rendere qualsiasi persona consapevole della veracità dell’Islam e nel contempo dello sviamento del cristianesimo e della sua contraddizione con gli insegnamenti di Gesù (su di lui la pace). Ciò malgrado non riuscivo ancora a decidermi ad abbandonare il percorso tracciatomi dalla Chiesa. Portavo sempre il talismano là dove andavo. In quel pacchettino tenevo segretamente ben sette piccole croci in argento oltre all’immagine e alla statuetta fittizie di Gesù. Credevo che se me ne separassi, mi accadrebbe qualche guaio. Perciò non smarrivo mai il pacchettino e lo tenevo continuamente in tasca.
. Con gli occhi pieni di lacrime mi esclamai:

 

“Mio Dio, ecco è la verità, ecco la risposta che cercavo invano!” Ora devo dire al lettore, che fino a quel momento, non avevo mai toccato nè letto il Sacro Corano, nè avevo avuto in mano una versione in qualsiasi lingua; la parola “Corano” non faceva parte del mio lessico.

Ma ecco che lessi il seguente versetto, in una pagina di uno di quei libri presi in prestito dalla moschea; il versetto mi indicava in modo chiaro, preciso ed inequivocabile circa Gesù Cristo (su di lui la pace):

“e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!” Invece non l’hanno né ucciso né crocefisso, ma così parve loro.
[Corano 4.157]

A questo punto mi fermai e mi misi a ripetere tante volte:

“…non l’hanno nè ucciso nè crocefisso ….” Provai allora come se Allah stesso mi

fornisse la risposta alla domanda che mi aveva lasciato così a lungo in dubbio circa la Sua potenza, visto che non le trovavo a portata di mano una risposta logica e convincente.

Insomma, non mi è stato così facile trovare questa risposta: ho dovuto concorrere con altri studenti per ottenere una borsa di studio, viaggiare percorrendo migliaia di chilometri per lo Stato di Washington negli USA, imparare a comunicare in lingua inglese e, come ero latino americano, dovevo impormi e dare prova di una forte personalità rispetto al resto dei musulmani a Seattle; tutto questo per trovare infine quelle due affermazioni.

 

Era estremamente improbabile che quelle affermazioni giungessero alle mani di un venezuelano nel 1978. Eppure quello che era stato decretato da Allah, doveva necessariamente accadere. In quei momenti di intensa felicità per la bella notizia,

ho pregato Allah chiedendoGli perdono. Avevo una voglia matta di spiccare il volo per il Venezuela, portando la notizia ed annunciarla ai miei e al resto del mondo.

E’ stato proprio come accade nei film, il mio eroe, l’uomo buono del film, il mio amato profeta, Gesù di Nazaret (su di lui la pace), per il quale m’inginocchiavo due volte a pregare in un piccolo altare non aveva subito l’orrendo supplizio della crocefissione!

Per me era come se quella pesantissima croce che Gesù (su di lui la pace) portava al Monte Calvario fosse sparita disintegrandosi come una enorme montagna quando viene demolita con la dinamite. Quello che era accaduto in seguito non era meno significativo. Ragionando, giunsi a dire a me stesso: “Se questa è proprio la verità, solo l’Islam è la vera religione.”

Durante ben venti anni, sentivo dire e ripetere che Gesù (su di lui la pace) era stasto ucciso, ed ero come spinto in un viaggio senza direzioni alternative. Invece ora, un’altra prospettiva si delineava dinanzi ai miei occhi, portatrice di una risposta più logica; così tutto diventava più chiaro e l’ultimo pezzo del puzzle era trovato.

Quella indicazione era per me l’ultimo della serie dei miracoli che Gesù (su di lui la pace), con la volontà di Allah, aveva compiuto. Quello stesso uomo che ridiede la vista al cieco, camminò sulla superficie delle acque, guarì il lebbroso, fece che il paralitico si rimettesse in piedi, moltiplicò la quantità del pane e del pesce da sfamare migliaia di persone e infine resuscitò i morti, quell’uomo senza nessun dubbio, non era stato crocefisso!

 

Di nuovo ritrovavo il mio logico ragionare e decidevo di integrare questa religione, divenutare uno dei suoi adepti. Volevo diventare musulmano!

HO DECISO DI ESSERE MUSULMANO!

Una serie di fatti si sono poi rapidamente succeduti. Nel modo stesso con cui l’insopportabile croce si era disintegrata, la stessa sorte è stata riservata alla risurrezione di Gesù (su di lui la pace) la domenica, alla Settimana Santa (Pasqua), al Venerdì Santo, alla pratica di consumare il pesce al posto della carne durante i cosiddetti “Giorni Santi”;tutte quelle credenze sono istantaneamente svanite sembrandomi altrettanti menzogne.

 

Era svanito anche il potere del talismano. Lo spirito logico dello studente in ingegneria respingeva tutte le irrazionalità. Il giovane pompiere di professione che ero, il cui compito consisteva a trarre in salvo vite umane e beni comuni, non accettava di sottomettersi ai vizi di quei tempi, praticati e diffusi in tutta la società: vizi del fumo e dell’alcol. Quei vizi erano cosi diffusi nella società che la gente li considerava ”vizi naturali”:insomma non potevo più sopportare tali perversità cristiane.

Durante l’estate del 1979, ho iniziato un corso opzionale all’Università di Oklahoma State, che ha illuminato ancora di più il nuovo percorso che avevo intrapreso. Il titolo del corso era “La tradizione islamica”. Alla fine dell’estate di quell’anno, sono andato a Seattle, e davanti allo stesso Imam che mi aveva dato i libri sull’Islam, ho pronunciato la Testimonianza di Fede”Sciahada”, abbracciando ufficialmente l’Islam.

Ricordo ancora che l’Imam mi aveva chiesto: “Sei sicuro di voler abbracciare l’Islam?” Ho detto si! Egli insistette: “Anche se questo verrà indicato nel tuo passaporto? ” Gli ho detto: “Anche se sarà così”. Poi ha detto: “Se questo è ciò che desideri, ripeti dopo di me: “Testimonio che non c’è divinità fuorchè Allah, e testimonio che Muhammad è il messaggero di Allah“”. Ho testimoniato in inglese e in arabo ripetendo dopo l’Imam,

facendo così, il mio ultimo e decisivo passo verso l’Islam.

COME LA MIA VITA E’ STATA INFLUENZATA DALL’ISLAM?

 

Ogni cambiamento radicale necessita degli adattamenti e degli aggiustamenti; il mio caso non era un’eccezione. Appena ho abbracciato l’Islam, ho promesso ad Allah di imparare tutto quello che potevo su questa religione. Ero ancora molto giovane–avevo compiuto solo il mio primo anno all’Università di Oklahoma State,- quando ho sposato una giovane musulmana. A Stillwater, in Oklahoma, il Centro Islamico mi aveva affidato al

mio primo istruttore religioso, il fratello Faiz, di nazionalità palestinese.

Ero solo intento ad assimilare la mia nuova religione. Faiz -che Allah lo benedica per tutto quello che mi ha insegnato- mi ha dedicato molto tempo. Doveva apprendermi la preghiera, i pilastri dell’Islam, i principi della fede, e perfino la vita dopo la morte, il giorno del Giudizio e informarmi su tanti altri argomenti. Al riguardo, mi ricordo ancora l’impatto grande che su di me ha avuto la discussione sulla vita dopo la morte, specie perchè mai nel corso della mia vita da cristiano, uno mi aveva intrattenuto di cose simili, così dettagliatamente, come mi è accaduto da musulmano. Quello che segue ne sarà un breve riassunto.

Secondo gli insegnamenti dell’ultimo profeta di Allah, che cosa succede all’essere umano quando muore? Per tanti di noi la vita dopo la morte è un argomento di grande interesse.
Da cristiano, la morte mi era rimasta un mistero. Non sapevo che cosa mi sarebbe successo dopo la sepoltura del mio corpo in terra. É l’Islam che mi ha dato la risposta. Quando uno muore, deve innanzi tutto essere sepolto secondole istruzioni date dal profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui). Il corpo viene completamente lavato e profumato, poi, avvolto in due pezzi di stoffa bianca per venire infine sepolto senza bara, rivolto verso la Ka’bah della Mecca. Secondo la tradizione legata al profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui), il morto è capace di ascoltare il passo dei vivi quando si allontanano dopo averlo sepolto.

 

Il morto rimane perfino consapevole della sua solitudine. Dopo poco tempo, due angeli si presentano al defunto e gli fanno le seguenti 3 domande:

1) Chi è il tuo Dio?

 

2) Qual è la tua religione?

3) Chi è il tuo profeta?

Il Profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui), disse che il musulmano fedele non troverà nessuna difficoltà a rispondere correttamente alle tre domande, mentre il miscredente non sarà in grado di farlo. Dopo questo breve interrogatorio iniziale, il morto comincia la sua vita d’oltretomba, che sarà o di tormento per il miscredente o di godimento per il VERO musulmano.

A seconda delle opere compiute in vita e del destino decretatogli da Allah, il morto se credente godrà delle profumate brezze che gli arriveranno dal Jannah (Giardino Celeste),

mentre se miscredente soffocherà dagli odori penetranti e cattivi del Jahannam (Inferno). La tomba del credente gli si allargherà per diventargli spazio gradevole di conforto, mentre quella del miscredente si restringerà per diventargli una buca di sofferenza.
Allah Onnipotente allarghi la mia tomba e mi protegga dai suoi tormenti infernali !
Queste indicazioni fornitemi da Faiz, mi avevano confortato sciogliendo i dubbi che nutrivo circa il castigo che tanti malvagi e criminali si meritano ma rimangono inpuniti in vita.

 

Quello che Faiz mi indicava contribuiva a chiarirmi il motivo per cui Allah fornisce all’uomo tante occasioni per pentirsi e condurre una vita di bene fin quando è in vita. Questo conferma e chiarisce anche l’infinita giustizia di Allah verso le sue creature. Sentivo che cominciavo a capire profondamente i concetti della vita temporanea e di quella eterna.

 

Mentre ero nel grembo della Chiesa cattolica, mi insegnavano che Gesù (su di lui la pace) era morto per salvarci. Nell’Islam imparo invece, che ogni persona assume la responsabilità delle proprie opere, saremo premiati o puniti secondo la natura e l’intento delle nostre azioni in vita. Il che mi sembra tanto logico!

Poco a poco, quello che apprendevo formava una perfetta sequenza in cui ogni nuovo elemento si integrava accanto ai precedenti. Dedicavo ormai più tempo alla formazione religiosa, e quando mi accadeva di scegliere tra gli esercizi in palestra e la preghiera dell’alba (al Fajr) non esitavo, e mi recavo in priorità a pregare.

Per molti anni, prima di abbracciare l’Islam, avevo in mente di diventare musicista, suonavo la chitarra e partecipavo a qualche concerto e mi è capitato anche di cantare. Dopo la mia conversione ho abbandonato tutto dandomi essenzialmente ad apprendere la recitazione del Corano nella sua lingua originale, l’arabo. Inoltre, essendo sposato con responsabilità familiari, continuando i miei studi di ingegneria, anche all’età di solo 21 anni, non avevo più tempo per altre attività. Con la benedizione e la guida di Allah, mi sono sempre più intensamente attaccato alla mia nuova religione, cosicchè ho avuto voglia di mettermi anch’io a trasmettere agli altri quel poco che sull’Islam avevo imparato.
Quando sono tornato in Venezuela, la mia famiglia non sapeva nulla dell’Islam. I miei mi guardavano pregare e si sono abituati a quello che facevo: non una critica; mi accettavano per quello che ero. Era forse perchè avevo passato ben quattro anni negli Stati Uniti senza vederli; il loro amore per me prevaleva e mai nessuno mi ha fatto un rimprovero.

Al lavoro, ero solito chiedere al mio superiore il permesso di andare a pregare per cinque minuti in ufficio. Nel 1982, ero praticamente l’unico venezuelano musulmano in quell’azienda dell’industria petrolifera. Nelle mie preghiere chiedevo sempre ad Allah di aiutarmi a perseverare e a mantenermi fermo e forte di fronte alle tentazioni che mi circondavano da ogni lato. Con la grazia e la misericordia di Allah, sono rimasto casto e niente mi ha corrotto.

Sono oggi passati circa trent’anni dalla mia conversione all’Islam. Sono veramente felice di aver preso questa decisione. Anche perchè ogni giorno vedo tanti e tanti che abbracciano l’Islam e fanno il mio itinerario. Allah Onnipotente sia lodato! Ho scoperto che l’Islam è la religione in crescita più rapida in tutto il mondo. Praticamente è la religione con il maggior numero di fedeli praticanti (1), malgrado i mezzi modesti a disposizione dei suoi predicatori, rispetto alle altre religioni, in particolare il cristianesimo. Mentre l’Islam si diffonde con facilità e con i mezzi più semplici, il cristianesimo non si sarebbe mai avvicinato in questo senso all’Islam se non fosse stato per le enormi risorse a sua disposizione.

 

Un semplice confronto tra i convertiti a queste due grandi religioni, mostra con chiarezza che il cristianesimo attira la gente povera e bisognosa, dal reddito molto modesto. Questa gente è spinta verso la Chiesa dalla povertà, dal bisogno, perchè le tentazioni materiali sono troppo forti. Ne è prova oltre alla realtà della situazione, il fatto che le chiese e quello che rappresentano sono abbandonate nei paesi ricchi e che il Cristianesimo viene sempre più esportato verso i paesi poveri. Mentre all’Islam si convertono sempre di più uomini e donne che sono una miscela di ricchi e poveri, di gente sconosciuta e gente famosa, di scienziati e gente comune, senza dimenticare quel gruppo particolare che perde tutto abbracciando l’Islam, rappresentato dal clero cristiano.

Di conseguenza, la mia fede è sempre più forte, quando vedo realizzarsi gradualmente la promessa di Allah:

Egli è Colui che ha inviato il Suo Messaggero con la Guida e la Religione della verità, affinché essa prevalga su ogni religione a dispetto degli associatori.”[Corano 61. 9]

 

Chiunque leggesse la Bibbia, potrebbe notare chiaramente che alcuni suoi insegnamenti vengono realmente attuati solo dai musulmani. La Bibbia riferisce che Gesù (su di lui la pace) e gli altri profeti prima di lui, si prostravano quando pregavano Allah l’Onnipotente e Gli chiedevano protezione, come è nella (Genesi 17. 3) ed in (Matteo 26. 36); ora, solo i musulmani pregando, si prosternano. Allo stesso modo solo le donne musulmane indossano ancora oggi il velo -menzionato nella Bibbia (Cantico di Salomone 4. 1) (Corinzi I. 11. 5)-, quel velo che anche Maria Vergine indossava.
Perfino ”Pace su di voi”, quel saluto che usava fare Gesù (su di lui la pace) come leggiamo in (Luca 24. 36), persiste ancora solo dai musulmani. I musulmani non mangiano nè carne di maiale, nè di animali morti, compiono le abluzioni e la circoncisione. É chiaro quindi che i veri adepti della religione di Gesù e di tutti i Profeti di Allah che lo hanno preceduto, sono i musulmani.

 

(1) Il numero dei musulmani praticanti supera di molto il numero totale dei praticanti di tutte le altre religioni messe insieme, il cristianesimo incluso.

Secondo una statistica pubblicata sulla prima pagina della rivista inglese ”Sunday Times”, il numero dei musulmani che vanno a fare la preghiera in moschea in Gran Bretagna supera quelli che vanno in Chiesa: sono almeno 930.000 i musulmani che vanno ad una sola preghiera a settimana (come campione), rispetto ai 916.000 cristiani che vanno in chiesa ad una sola preghiera a settimana (come campione). Ciò succede in un paese cristiano, dove i musulmani sono una minoranza.

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Mohamed Barakat

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