La Medicina alla luce del Corano e della Sunna
Ciascuna tappa dura quaranta giorni:
…Vi crea nel ventre delle vostre madri, creazione dopo creazione, in tre tenebre
(successive)… Corano XXXIX. Az-Zumar, 6
Perché non confidate nella magnanimità di Allah, quando è Lui che vi ha creati in fasi
successive? Corano LXXI. Nûh, 13-14
Un gruppo di cellule riproduttrici, create a partire da uno spermatozoo e da un ovulo,
impiantato solidamente nella mucosa uterina, si sviluppa in una massa embrionaria
amorfa a partire dalla quale si differenziano poi i tessuti ossei, e successivamente gli altri
tessuti.
L’embrione diviene feto:
Poi ne facemmo una goccia di sperma (posta) in un sicuro ricettacolo, poi di questa
goccia facemmo un’aderenza e dell’aderenza un embrione; dall’embrione creammo le
ossa e rivestimmo le ossa di carne. E quindi ne facemmo un’altra creatura. Sia
benedetto Allah, il Migliore dei creatori! Corano XXIII. Al-Mu’minûn, 13-14
Al quarto mese, l’anima viene insufflata nel feto che cresce, si differenzia e, gradualmente,
adotta la sua forma finale. Il Profeta (s) disse: “Gli elementi costitutivi di ognuno di voi sono
raccolti, per quaranta giorni, nell’utero della madre sotto forma di una goccia. Diviene poi
come un’aderenza per un periodo della stessa durata, poi come un pezzo di carne (formata e
non formata) per lo stesso tempo. Poi viene inviato l’angelo per insufflargli la vita…”
(Muslim).
Solo Allah (SWT) conosce i tratti caratteristici del bambino, compreso il suo sesso, prima
del concepimento:
…e (Egli) conosce quello che c’è negli uteri… Corano XXXI. Luqmân, 34
Aristotele pensava che solo la donna portasse un contributo alla sostanza materiale
dell’embrione. Pretendeva che l’uomo contribuisse solo alla formazione dell’anima
(psyché) e che la materia veicolata col seme maschile fosse superflua. La credenza in
questo carattere superfluo del contributo materiale dell’uomo prevalse negli ambienti
scientifici occidentali fino al XIX° secolo.
I più recenti studi scientifici nel campo medico sono in accordo con la medicina profetica.
Il corpo umano è composto da diverse sostanze organiche e inorganiche esistenti sopra o
dentro la terra. I testicoli, dove viene prodotto il seme maschile, si sviluppano nei reni
dell’embrione e poi discendono fino alla loro posizione abituale. Lo sperma è la parte del
seme che fertilizza l’ovulo. Alla fine del terzo mese di gravidanza, il feto assume una
forma umana.
La pediatria
L’allattamento era largamente diffuso nell’Arabia preislamica, dove i neonati erano nutriti
al seno da delle balie. L’Islam insiste fortemente sul diritto del neonato ad essere allattato,
anche dopo un’eventuale rottura del legame matrimoniale tra i suoi genitori. Viene
raccomandato alle madri di nutrire esse stesse al seno i loro bambini per un periodo
massimo di due anni:
Per coloro che vogliono completare l’allattamento, le madri allatteranno per due anni
completi… Corano II. Al-Baqara, 233
Quando l’allattamento risulta difficile per la madre, a causa, ad esempio, della sua salute
fragile, può ricorrere ad una balia:
…Se andrete incontro a difficoltà, sia un’altra ad allattare per voi Corano LXV. At-Talâq, 6
Il latte materno è l’alimento ideale per i neonati. E’ fresco e privo di sostanze nocive. Le
madri in buona salute che seguono un regime alimentare sano forniscono la maggior parte
degli elementi nutritivi necessari allo sviluppo e alla crescita equilibrata dei lattanti. Non
hanno bisogno di introdurre alcun complemento nutritivo per i primi 4/6 mesi di vita del
loro bebè.
Studi moderni hanno dimostrato che il latte materno protegge contro una serie di infezioni
che rischierebbero, altrimenti, di colpire il neonato. L’allattamento protegge il piccolo
anche dalle allergie alimentari e permette un efficace distanziamento tra una gravidanza e
l’altra.
Il vantaggio psicologico dell’allattamento è divenuto evidente negli ultimi anni;
l’allattamento permette un contatto intimo tra la madre e il neonato, fattore importante
per il rafforzamento dei legami familiari. E’ dunque essenziale che una madre allatti il suo
piccolo.
La medicina sociale e preventiva
Per ciò che riguarda la medicina sociale, l’Islam mira allo stabilimento di una nazione o di
uno Stato in cui ci si prenda cura sia dell’individuo che dell’intera comunità. In effetti, uno
Stato che vegli al benessere degli individui avrà delle famiglie sane e degli individui sani,
formanti l’ossatura della società. E’ essenziale vegliare sui malati, gli orfani, i bisognosi e le
persone anziane. Lo Stato ha la responsabilità di offrire trattamenti medici gratuiti a tutti i
membri della comunità, senza discriminazione di colore, razza o stato sociale4.
La comunità islamica deve consacrare una parte delle proprie energie nel mantenimento di
un sistema sanitario adeguato. Una volta qualificati, i membri della professione medica
hanno il dovere religioso di offrire i loro servigi in caso di bisogno.
Per ciò che concerne la medicina preventiva, l’igiene personale e l’apprendimento delle
regole igieniche e della purità (rituale), essi sono tutti chiaramente definiti come doveri
inderogabili di ogni Musulmano. Un ambiente sano e delle buone condizioni abitative sono
ugualmente richiesti. Il Profeta (s) raccomandò ai Musulmani di assicurare la pulizia delle
loro case, delle strade e di tutti i luoghi in cui vivono, e di sbarazzarsi in maniera corretta
dei rifiuti.
Raccomandò anche di non lasciare escrementi nei luoghi ombreggiati, sulle strade e
nell’acqua, di non urinare nell’acqua e di non utilizzare dell’acqua contaminata. Il Profeta
(s) disse: “Fate attenzione a non commettere tre cose che portano con sé la
4
Sayyid Sâbiq, Fiqh as- Sunnâ, vol. 2 – Al-Mu’âmalât. Ed. Dâr al-kitâb al-‘arabî
maledizione: fare i propri bisogni nelle fonti d’acqua, al centro della strada e
nei luoghi ombreggiati” (Abû Dâwûd, Ibn Mâjah e al-Hakim).
Jabir (r) riferì che il Messaggero di Allah (s) proibì di urinare nell’acqua, sia stagnante che
corrente.
L’ignoranza di tali regole di igiene elementari ha prodotto la moltiplicazione di malattie
infettive nei paesi non-industrializzati, e particolarmente nei paesi tropicali.
L’interdizione, da parte dell’Islam, dell’alcool, degli stupefacenti e delle relazioni extraconiugali costituisce la misura più efficace nella prevenzione dei flagelli del mondo
industrializzato, come l’alcolismo e l’AIDS.
Le misure di salute pubblica e di igiene individuale fanno parte della Shari’ah Islamica, il
cui obiettivo è quello di incoraggiare gli atti convenienti e di proibire quelli biasimevoli.
Quando i Musulmani giunsero a Madinah, alcuni di essi furono colpiti da un eccesso di
febbre, dovuto all’infezione causata da una pozza stagnante. Fu prosciugata, e l’epidemia fu
debellata.
Il Profeta Muhammad (s) enunciò allora la prima regola epidemiologica conosciuta nella
storia per l’isolamento degli infettati durante le epidemie, al fine di limitarne l’espansione.
Disse (s): “Se venite a sapere che un’epidemia di peste è scoppiata in una
regione, non andateci. E se la peste scoppia nella regione in cui vi trovate, non
la lasciate per fuggire alla malattia” (Bukhârî)
L’etica medica
Le parole del Profeta (s): “Chiunque pratichi la medicina senza essere qualificato
in questo dominio è responsabile dei danni che ha provocato alla persona
sottoposta alle cure” sono la pietra angolare dell’etica medica Islamica.
Un medico qualificato è ugualmente responsabile se cura un paziente senza il suo consenso
o se causa un pregiudizio ad una parte del corpo che non è sottoposta alle cure. Una
compensazione dovrà allora essere pagata dal medico negligente, dalla sua famiglia, o dallo
Stato.
La relazione tra medico e paziente è basata sulla fiducia. Un medico Musulmano deve
esercitare in tutta sincerità e coscienza. E’ responsabile dei suoi atti dinanzi ad Allah
l’Altissimo.
Il paziente ha il diritto di scegliere i migliori medici, ma non è libero di rifiutare le cure
raccomandate per salvargli la vita o proteggere la sua salute.
Un malato Musulmano può essere curato anche da un medico non-musulmano di fiducia.
Al bisogno (in mancanza di un medico donna), un dottore può esaminare una donna
malata, in presenza di suo marito o di uno dei suoi parenti (maharim). Allo stesso modo,
un uomo può essere curato da una dottoressa se ciò si rivela necessario.
Il rispetto del segreto professionale, il riconoscimento dei propri limiti e della competenza
altrui, la somministrazione del rimedio migliore per il paziente, la domanda di
autorizzazione preventiva per curare un paziente che sia stato seguito da altri colleghi, il
rispetto dovuto ai colleghi, sono altrettanti punti dell’etica medica Islamica.
Un medico può ricevere degli onorari da parte dei malati che cura. In ciò, non deve essere
ingiusto e deve mostrarsi generoso. Terrà conto dei mezzi di ciascuno prima di pensare al
proprio interesse personale. Se nessun onorario è fissato prima del trattamento, avrà
diritto ad una somma equivalente a quella percepita da un medico avente la stessa
esperienza.
Numerosi altri problemi sollevati al giorno d’oggi sono stati discussi dalla medicina
profetica.
L’aborto è proibito, a meno che la vita della madre sia in pericolo. L’inseminazione
artificiale eterologa (con seme di un donatore) non è permessa.
Le cure da prestare ad un moribondo sono state spiegate nel dettaglio dal Messaggero di
Allah (SallaAllahu ‘alayhi waSallam), ma la cosiddetta “morte amministrata per
misericordia” (eutanasia) è contraria all’etica medica dell’Islam.